SENZA ZAINO<\/span><\/strong><\/h1>\nPER UNA SCUOLA COMUNITA’<\/strong><\/span><\/p>\nIl Quinto Circolo Didattico \u201cEugenio Montale\u201d di Napoli<\/strong>, nel corso degli anni ha maturato esperienze significative sul piano educativo, didattico e professionale e ha sviluppato il principio e la logica della \u00abcultura della qualit\u00e0\u00bb, che ha consentito di valorizzare le risorse umane e professionali e di raggiungere traguardi apprezzabili.<\/span><\/p>\nIl nostro Circolo\u00a0 entra quest\u2019anno in \u201cSenza Zaino<\/strong>\u201d, diventando di fatto il primo Istituto del Comune di Napoli a far parte della Rete Nazionale<\/strong> costituendo l\u2019identit\u00e0 progettuale della scuola. Nel mese di giugno 2017 ha avuto inizio la formazione dei docenti con una docente\/formatrice,\u00a0 del gruppo promotore della Campania di Senza Zaino. Si prevedono anche momenti di \u201cScambi di visita culturali\u201d tra i docenti del Circolo e altri Circoli che adottano il percorso \u201cScuola Senza Zaino\u201d.<\/span><\/p>\nDall\u2019anno scolastico 2017\/18, andr\u00e0 gradualmente a regime il percorso innovativo didattico \u201dSenza Zaino\u201d: per ora sono iscritte alla Rete due classi prime, una per plesso, anche se, in via sperimentale, sono coinvolte le altre classi prime, le seconde e alcune terze del Circolo. Le docenti delle classi prime parteciperanno ad una formazione mirata, ogni anno, al fine di consolidare la conoscenza e la realizzazione della nuova metodologia del percorso di Senza Zaino.<\/span><\/p>\nAspetti pedagogici ed\u00a0 organizzativi<\/em><\/strong><\/span><\/p>\nLa nostra scuola sente forte da sempre\u00a0 il bisogno di migliorare e di potenziare le offerte formative per i nostri alunni e, per tale motivo, con entusiasmo aderisce al progetto \u201c Scuola Senza Zaino\u201d.<\/span><\/p>\n\u00a0\u201cSenza Zaino\u201d \u00e8 un marchio registrato. Pu\u00f2 essere utilizzato solo dalle scuole che fanno parte della rete. Senza Zaino prende le mosse dall\u2019iniziativa \u201cGiornata della Responsabilit\u00e0\u201d organizzata per la prima volta a Lucca nel 1998. Si tratta di un progetto nato nel 2002 a Lucca, al quale finora hanno aderito circa 200 istituti in tutta Italia. \u00c8 un progetto che ufficialmente nasce, da un\u2019intuizione pedagogica del Dirigente Scolastico Marco Orsi, che nei fatti si traduce in una “scuola di comunit\u00e0”, con molti spazi comuni e ampia libert\u00e0 di movimento. La cattedra sparisce, i banchi sono sostituiti da grandi tavoli quadrati, il materiale didattico resta in classe ed \u00e8 condiviso tra tutti gli alunni. Le attivit\u00e0 didattiche, che seguono le indicazioni ministeriali, sono pensate per sviluppare l’autonomia e la responsabilit\u00e0 dei ragazzi, sostituendo alla competizione per il voto la collaborazione tra i compagni.<\/span><\/p>\n\u00c8 basato sulla dimensione dell\u2019ospitalit\u00e0 <\/strong>e sulla scuola come comunit\u00e0<\/strong> di ricerca dove viene favorita la responsabilit\u00e0<\/strong> degli alunni e l\u2019acquisizione consapevole e permanente delle competenze.<\/span><\/p>\nI valori della Scuola Senza Zaino<\/em><\/strong><\/span><\/p>\nCOMUNITA’ – RESPONSABILITA’ – OSPITALITA’<\/span><\/p>\n <\/p>\n
OSPITALIT\u00c1<\/em><\/strong><\/span><\/p>\nNell\u2019esperienza Senza Zaino l\u2019Ospitalit\u00e0 richiama l\u2019attenzione agli ambienti che sono configurati in modo da essere accoglienti, ben organizzati, ordinati, gradevoli, ricchi di materiali, curati anche esteticamente, a partire dalle aule fino a riguardare l\u2019intero edificio della scuola ,nonch\u00e9 gli spazi ad esso esterno: tutto favorisce l\u2019insorgere e lo sviluppo A scuola gli alunni troveranno tutto l\u2019occorrente per affrontare una giornata scolastica: dai materiali comuni di cancelleria, ad arredi colorati e funzionali, a spazi adatti ad accogliere sia il gruppo che la persona, per riconoscere e stimolare la pluralit\u00e0 delle intelligenze, per accompagnare, guidare e sostenere l\u2019apprendimento.<\/span><\/p>\nRESPONSABILIT\u00c1<\/em><\/strong><\/span><\/p>\n\u00a0Gli alunni costruiscono nelle aule senza zaino\u00a0con le docenti le regole di convivenza: decidono insieme la gestione dei materiali comuni, l\u2019utilizzo degli strumenti didattici preparati dalle docenti per supportare i loro apprendimenti .<\/span><\/p>\nDecidono insieme come rapportarsi di fronte al mondo della conoscenza nell\u2019ottica della ri-scoperta; riflettono sul<\/span> processo che li coinvolgere. La responsabilit\u00e0 cosi intesa, basata sul costruttivismo di Piaget, promuove negli alunni comportamenti improntati alla cittadinanza attiva e al conseguimento effettivo delle competenze previste dagli obiettivi nazionali.<\/span><\/p>\n <\/p>\n
COMUNIT\u00c1<\/em><\/strong><\/span><\/p>\nComunit\u00e0 di ricerca, luoghi dove si indaga e si esplora, dove il clima dominante \u00e8 l\u2019interesse, la curiosit\u00e0, l\u2019operosit\u00e0, la condivisione rappresentata concretamente nell\u2019 agor\u00e0, favorisce la cooperative – learning ossia l\u2019apprendere insieme condividendo percorsi di studio e pratiche di lavoro.<\/span><\/p>\nI CINQUE PASSI PER REALIZZARE UNA SCUOLA SENZA ZAINO<\/em><\/strong><\/span><\/p>\nI docenti del 5\u00b0 Circolo sono al lavoro per concretizzare i valori e gli ideali che sottintendono tale Progetto. La realizzazione di questo modello di scuola Senza Zaino si focalizza inizialmente sul lavoro d\u2019aula (classe e sezione) per poi coinvolgere la scuola ( il plesso) e l\u2019istituto nel suo complesso. Per realizzare questo itinerario di cambiamento in SZ si propone di percorrere 5 passi<\/em>\u00a0 tra loro collegati.<\/span><\/p>\n1\u00b0 <\/b>Organizzare gli spazi, dotarsi di strumenti e tecnologie didattiche<\/b><\/span><\/p>\n2\u00b0 <\/b>Organizzare e gestire la classe, differenziare l’insegnamento<\/b><\/span><\/p>\n3\u00b0\u00a0<\/b>Progettare, valutare e organizzare le attivit\u00e0 didattiche, sviluppare i saperi e la cultura<\/b><\/span><\/p>\n4\u00b0\u00a0<\/b>Gestire la scuola-comunit\u00e0 in un istituto-rete di comunit\u00e0<\/b><\/span><\/p>\n5\u00b0\u00a0<\/b>Coinvolgere i genitori, aprirsi al territorio e al mondo<\/b><\/span><\/p>\nGLOBAL CURRICULUM APPROACH<\/em><\/strong><\/span><\/p>\nLa gestione della classe e la progettazione delle attivit\u00e0 avvengono secondo il metodo dell\u2019Approccio Globale al Curricolo, GLOBAL CURRICULUM APPROACH, un modello di innovazione metodologico- didattica. Si tratta non tanto di progettare la formazione in termini nuovi, quanto di \u201cprogettare l\u2019ambiente formativo\u201d.<\/span><\/p>\n <\/p>\n
Le caratteristiche delle attivit\u00e0<\/em><\/strong><\/span><\/p>\nSenza Zaino fa riferimento ai tre valori dell’ospitalit\u00e0, della responsabilit\u00e0 e della comunit\u00e0. Questi si intrecciano con i quattro caratteri che interessano l\u2019Approccio Globale al Curricolo (GCA):<\/span>
\n1) la globalit\u00e0 della persona <\/span>
\n2) la globalit\u00e0 del sapere<\/span>
\n3) la globalit\u00e0 come integrazione delle differenze<\/span>
\n4) la globalit\u00e0 dell’ambiente<\/span><\/p>\n <\/p>\n
Le scelte pedagogiche<\/em><\/strong><\/span><\/p>\nLe scelte pedagogiche fondamentali che sono alla base del metodo sono sei:<\/span>
\na) l’esperienza e la ricerca<\/span>
\nb) il senso e i sensi<\/span>
\nc) la centralit\u00e0 dell’attivit\u00e0<\/span>
\nd) la co- progettazione<\/span>
\ne) la valutazione come valutazione autentica<\/span>
\nf) l’aula come mondo vitale.<\/span><\/p>\nG.C.A.<\/b><\/span><\/p>\nAutonomia degli alunni che genera competenze<\/b><\/span><\/p>\nProblem – risolving che alimenta la costruzione del sapere<\/b><\/span><\/p>\nLa cooprogettazione che rende responsabili docenti \u2013 alunni \u2013 famiglia – istituzioni presenti sul territorio<\/b><\/span><\/p>\n\u00a0Il sistema delle attivit\u00e0<\/strong><\/em><\/span><\/p>\nTre aspetti costituiscono il sistema delle attivit\u00e0:<\/span><\/p>\n\n- i soggetti<\/span><\/li>\n
- i fattori<\/span><\/li>\n
- i livelli<\/span><\/li>\n<\/ul>\n
Il sistema d\u2019azione tiene conto dei soggetti<\/em> che sono gli attori,(alunni, docenti, dirigenti, personale non docente e in parte anche i genitori), i quali, inseriti nel contesto, agiscono mettendo in campo i due fattori <\/em>che caratterizzano qualsiasi sistema d\u2019azione: l\u2019hardware(artefatti materiali- esteriorit\u00e0) e il software(artefatti immateriali- interiorit\u00e0). Il tutto si disloca nei due luoghi\u00a0 tipici di un\u2019organizzazione che sono il livello back(non-aula)<\/em> e il livello front(aula).<\/em><\/span><\/p>\nLa buona riuscita dell\u2019azione didattico – educativa \u00e8 il frutto del mix progettato e realizzatori un allineamento ottimale di artefatti materiali e di artefatti immateriali, sia a livello back che front: un approccio globale al curricolo.<\/span><\/p>\nSOGGETTI<\/b><\/span><\/p>\nFattore n. 1:\u00a0<\/b>HARDWARE,\u00a0<\/b>artefatti materiali,<\/b>esteriorit\u00e0 <\/b><\/span><\/p>\n– stanza, armadi, tavoli, sedie, lavagna, libri…: tutto quello che \u00e8 materiale in un’aula (<\/b>LIVELLO n. 1\u00a0<\/b>FRONT – l’aula)<\/b><\/span><\/p>\n-edifici, stanze per riunioni, computer, laboratori, documenti…: tutto quello che \u00e8 materiale in una scuola (\u00a0<\/b>LIVELLO n. 2\u00a0<\/b>BACK – non-aula)<\/b><\/span><\/p>\nFattore n. 2:\u00a0<\/b>SOFTWARE,\u00a0<\/b>artefatti immateriali,\u00a0<\/b>interiorit\u00e0<\/b><\/span><\/p>\n–<\/span>Le idee che circolano, la preparazione del docente, i metodi di insegnamento praticati, le conoscenze degli<\/span> alunni, i modi di realizzare la valutazione, gli obiettivi, i contenuti delle materie, le pratiche di lavoro degli alunni… (<\/span><\/b>LIVELLO n. 1 <\/b>FRONT – l’aula)<\/b><\/span><\/p>\n-Le idee, i sistemi di valutazione condivisi, la formazione dei docenti, le capacit\u00e0 del dirigente, gli obiettivi formativi di un istituto, i modi di funzionare dell’amministrazione…(<\/b>LIVELLO n. 2,<\/b>BACK – non-aula)<\/b><\/span><\/p>\n\u00a0 I sei aspetti del curricolo globale<\/strong><\/span><\/p>\nAMBIENTE FORMATIVO:<\/span><\/p>\nSOFTWARE: ARTEFATTI IMMATERIALI (obiettivi, mete. spazi, contenuti, metodologie)<\/span><\/p>\nHARDWARE: ARTEFATTI MATERIALI ( materiali, tecnologie, spazi, arredi, espositori e pannellistica)<\/span><\/p>\nLa progettazione delle attivit\u00e0 con la procedura delle 4R<\/em><\/strong><\/span><\/p>\nLa procedura delle 4R<\/strong> \u00e8 una modalit\u00e0 privilegiata per progettare e realizzare le attivit\u00e0: si ispira ai modelli di ricerca della qualit\u00e0 per il miglioramento continuo e trae ispirazione dalle proposte di Deming che introdusse il ciclo della qualit\u00e0 fondato anch\u2019esso\u00a0 su 4 punti: plan, do, check, act.<\/strong><\/span><\/p>\nI<\/strong>l ciclo delle 4R si pu\u00f2 cos\u00ec sintetizzare:<\/span><\/p>\n\u00a0RIFLETTERE E PROGETTARE- REDIGERE- REALIZZARE- REVISIONARE<\/span><\/p>\n\u00a0\u00a0 La procedura delle 4R \u00e8 costituita dalle seguenti fasi<\/span><\/em><\/strong><\/p>\n1\u00a0<\/b>RIFLETTERE <\/b>e Progettare :\u00a0<\/b>Si tratta di ideare un’azione\/ un’attivit\u00e0 che risponda a problemi da risolvere e che si ponga obiettivi chiari.<\/b><\/span><\/p>\n2\u00a0<\/b>REDIGERE :\u00a0<\/b>Impegna ascrivere quello che si \u00e8 ideato in modo che sia orientativo per l’azione\/comportamento da svolgere\/tenere. In questa fase \u00e8 molto importante definire: il <\/b>chi fa cosa; <\/i><\/b>il<\/b> dove<\/i><\/b>, ovvero il luogo; il <\/b>quando,<\/i><\/b> ovvero i tempi di realizzazione anche dei singoli step.<\/b><\/span><\/p>\n3\u00a0<\/b>REALIZZARE:\u00a0<\/b><\/span>Significa eseguire quanto scritto al punto 2. Qui \u00e8 molto importante attenersi a quanto \u00e8 stato redatto: se ci\u00f2 non risulta possibile, la causa potrebbe essere una redazione non sufficientemente concreta ed operativa<\/span><\/b>\u00a0<\/strong><\/span><\/p>\n4 <\/b>REVISIONARE:\u00a0<\/b>Implica confrontare il realizzato con quanto \u00e8 stato scritto e la valutazione della conformit\u00e0 rispetto all’obiettivo prefissato e\/o al problema individuato. La revisione implica la continuazione del ciclo.<\/b><\/span><\/p>\nI dieci impegni per le scuole che aderiscono \u00a0a Senza Zaino<\/em><\/strong><\/span><\/p>\n\u00a0Le scuole che aderiscono al Progetto Senza Zaino si impegnano ad inserirlo nel<\/span><\/p>\nP.T. O. F. e: <\/span><\/p>\n1<\/strong>.a confrontarsi con le linee guida assumendone i valori di ospitalit\u00e0 (accoglienza), responsabilit\u00e0 (coinvolgimento attivo degli alunni), comunit\u00e0 (promozione di un apprendimento centrato sulla ricerca, sullo sviluppo e scambio di buone pratiche, sulla disponibilit\u00e0 a cooperare);<\/span><\/p>\n2<\/strong>.a rivedere l’organizzazione dell’ambiente (lay – out) ed in particolare a risistemare gli spazi e gli arredi dell’aula e della scuola secondo le linee – guida del progetto;<\/span><\/p>\n3<\/strong>.a togliere lo zaino come gesto concreto e simbolico (sostituzione con una semplice valigetta, borsa a tracolla, ecc.);<\/span><\/p>\n4<\/strong>.ad adottare progressivamente il metodo di lavoro del GCA. A tal proposito viene fornita a ciascuna scuola la Guida Operativa di Senza Zaino che offre spunti, indicazioni e materiali ;<\/span><\/p>\n5<\/strong>.\u00a0a dotare l’aula e la scuola di strumenti e materiali, (di cancelleria, di gestione, di apprendimento),che facilitino una didattica laboratoriale<\/span><\/p>\n6<\/strong>.a essere disponibili per visite da parte dei responsabili di Senza Zaino e da parte di altre scuole SZ e non;<\/span><\/p>\n7.<\/strong>\u00a0a sviluppare un processo di formazione che prevede:<\/span>
\n\u2022 formazione iniziale di almeno 20 ore;<\/span>
\n\u2022 formazione continua di almeno 10 ore l’anno;<\/span>
\n\u2022 consulenza in situazione destinata ai docenti delle classi interessate;<\/span>
\n\u2022 partecipazione alle iniziative regionali (seminari, convegni, workshop …);<\/span><\/p>\n8<\/strong>.a impegnare l’istituto scolastico:<\/span>
\n\u2022 ad aderire alla rete di scuole Senza Zaino mediante la firma dell’apposito “accordo”;<\/span>
\n\u2022 a nominare un docente referente con compiti di coordinamento interno e di raccordo con il gruppo regionale preferibilmente con funzione strumentale;<\/span>
\n\u2022 a prevedere nuove forme di documentazione ufficiale coerenti col metodo del GCA\u00a0 eventualmente sostitutive di quelle esistenti;<\/span><\/p>\n9<\/strong>.a coinvolgere i genitori nella proposta pedagogica;<\/span><\/p>\n10<\/strong>. a coinvolgere il territorio e in modo particolare l’amministrazione locale nel sostegno al progetto, anche attraverso la redazione di appositi protocolli.<\/span><\/p>\n\n\n\n\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 <\/strong><\/p>\n PRESENTAZIONE<\/strong><\/span><\/p>\n\u00a0<\/strong><\/td>\nIl Percorso Scuola Senza Zaino ha come finalit\u00e0 generale quella di\u00a0 innovare\u00a0 il modello di scuola per favorire le opportunit\u00e0 d\u2019apprendimento dei bambini.\u00a0 Le Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo forniscono gli obiettivi che le scuole devono raggiungere (i saperi e le competenze) ovvero\u00a0 il \u201ccosa\u00a0 imparare\u201d. Il \u201ccome imparare\u201d invece definisce la qualit\u00e0 della scuola, dei suoi percorsi e metodi, della sua capacit\u00e0 di confrontarsi con le novit\u00e0 del terzo millennio segnato dalla necessit\u00e0 di rinnovare i saperi e di riformulare l\u2019idea stessa di formazione e\u00a0 apprendimento. La\u00a0 nostra Scuola Senza Zaino\u00a0 terr\u00e0 in\u00a0 considerazione, per questa azione,\u00a0 i contributi della riflessione pedagogica e gli\u00a0 apporti delle scienze\u00a0 organizzative pi\u00f9 avanzate.<\/strong><\/span><\/td>\n<\/tr>\n\n\u00a0<\/strong><\/span><\/p>\n FINALIT\u00c1<\/strong><\/span><\/td>\n | | |