A.S. 2021/2022
SCUOLA SENZA ZAINO: RIPARTIAMO INSIEME
SCUOLA SENZA ZAINO RIPARTIAMO INSIEME
SENZA ZAINO
PER UNA SCUOLA COMUNITA’
Il Quinto Circolo Didattico “Eugenio Montale” di Napoli, nel corso degli anni ha maturato esperienze significative sul piano educativo, didattico e professionale e ha sviluppato il principio e la logica della «cultura della qualità», che ha consentito di valorizzare le risorse umane e professionali e di raggiungere traguardi apprezzabili.
Il nostro Circolo entra quest’anno in “Senza Zaino”, diventando di fatto il primo Istituto del Comune di Napoli a far parte della Rete Nazionale costituendo l’identità progettuale della scuola. Nel mese di giugno 2017 ha avuto inizio la formazione dei docenti con una docente/formatrice, del gruppo promotore della Campania di Senza Zaino. Si prevedono anche momenti di “Scambi di visita culturali” tra i docenti del Circolo e altri Circoli che adottano il percorso “Scuola Senza Zaino”.
Dall’anno scolastico 2017/18, andrà gradualmente a regime il percorso innovativo didattico ”Senza Zaino”: per ora sono iscritte alla Rete due classi prime, una per plesso, anche se, in via sperimentale, sono coinvolte le altre classi prime, le seconde e alcune terze del Circolo. Le docenti delle classi prime parteciperanno ad una formazione mirata, ogni anno, al fine di consolidare la conoscenza e la realizzazione della nuova metodologia del percorso di Senza Zaino.
Aspetti pedagogici ed organizzativi
La nostra scuola sente forte da sempre il bisogno di migliorare e di potenziare le offerte formative per i nostri alunni e, per tale motivo, con entusiasmo aderisce al progetto “ Scuola Senza Zaino”.
“Senza Zaino” è un marchio registrato. Può essere utilizzato solo dalle scuole che fanno parte della rete. Senza Zaino prende le mosse dall’iniziativa “Giornata della Responsabilità” organizzata per la prima volta a Lucca nel 1998. Si tratta di un progetto nato nel 2002 a Lucca, al quale finora hanno aderito circa 200 istituti in tutta Italia. È un progetto che ufficialmente nasce, da un’intuizione pedagogica del Dirigente Scolastico Marco Orsi, che nei fatti si traduce in una “scuola di comunità”, con molti spazi comuni e ampia libertà di movimento. La cattedra sparisce, i banchi sono sostituiti da grandi tavoli quadrati, il materiale didattico resta in classe ed è condiviso tra tutti gli alunni. Le attività didattiche, che seguono le indicazioni ministeriali, sono pensate per sviluppare l’autonomia e la responsabilità dei ragazzi, sostituendo alla competizione per il voto la collaborazione tra i compagni.
È basato sulla dimensione dell’ospitalità e sulla scuola come comunità di ricerca dove viene favorita la responsabilità degli alunni e l’acquisizione consapevole e permanente delle competenze.
I valori della Scuola Senza Zaino
COMUNITA’ – RESPONSABILITA’ – OSPITALITA’
OSPITALITÁ
Nell’esperienza Senza Zaino l’Ospitalità richiama l’attenzione agli ambienti che sono configurati in modo da essere accoglienti, ben organizzati, ordinati, gradevoli, ricchi di materiali, curati anche esteticamente, a partire dalle aule fino a riguardare l’intero edificio della scuola ,nonché gli spazi ad esso esterno: tutto favorisce l’insorgere e lo sviluppo A scuola gli alunni troveranno tutto l’occorrente per affrontare una giornata scolastica: dai materiali comuni di cancelleria, ad arredi colorati e funzionali, a spazi adatti ad accogliere sia il gruppo che la persona, per riconoscere e stimolare la pluralità delle intelligenze, per accompagnare, guidare e sostenere l’apprendimento.
RESPONSABILITÁ
Gli alunni costruiscono nelle aule senza zaino con le docenti le regole di convivenza: decidono insieme la gestione dei materiali comuni, l’utilizzo degli strumenti didattici preparati dalle docenti per supportare i loro apprendimenti .
Decidono insieme come rapportarsi di fronte al mondo della conoscenza nell’ottica della ri-scoperta; riflettono sul processo che li coinvolgere. La responsabilità cosi intesa, basata sul costruttivismo di Piaget, promuove negli alunni comportamenti improntati alla cittadinanza attiva e al conseguimento effettivo delle competenze previste dagli obiettivi nazionali.
COMUNITÁ
Comunità di ricerca, luoghi dove si indaga e si esplora, dove il clima dominante è l’interesse, la curiosità, l’operosità, la condivisione rappresentata concretamente nell’ agorà, favorisce la cooperative – learning ossia l’apprendere insieme condividendo percorsi di studio e pratiche di lavoro.
I CINQUE PASSI PER REALIZZARE UNA SCUOLA SENZA ZAINO
I docenti del 5° Circolo sono al lavoro per concretizzare i valori e gli ideali che sottintendono tale Progetto. La realizzazione di questo modello di scuola Senza Zaino si focalizza inizialmente sul lavoro d’aula (classe e sezione) per poi coinvolgere la scuola ( il plesso) e l’istituto nel suo complesso. Per realizzare questo itinerario di cambiamento in SZ si propone di percorrere 5 passi tra loro collegati.
1° Organizzare gli spazi, dotarsi di strumenti e tecnologie didattiche
2° Organizzare e gestire la classe, differenziare l’insegnamento
3° Progettare, valutare e organizzare le attività didattiche, sviluppare i saperi e la cultura
4° Gestire la scuola-comunità in un istituto-rete di comunità
5° Coinvolgere i genitori, aprirsi al territorio e al mondo
GLOBAL CURRICULUM APPROACH
La gestione della classe e la progettazione delle attività avvengono secondo il metodo dell’Approccio Globale al Curricolo, GLOBAL CURRICULUM APPROACH, un modello di innovazione metodologico- didattica. Si tratta non tanto di progettare la formazione in termini nuovi, quanto di “progettare l’ambiente formativo”.
Le caratteristiche delle attività
Senza Zaino fa riferimento ai tre valori dell’ospitalità, della responsabilità e della comunità. Questi si intrecciano con i quattro caratteri che interessano l’Approccio Globale al Curricolo (GCA):
1) la globalità della persona
2) la globalità del sapere
3) la globalità come integrazione delle differenze
4) la globalità dell’ambiente
Le scelte pedagogiche
Le scelte pedagogiche fondamentali che sono alla base del metodo sono sei:
a) l’esperienza e la ricerca
b) il senso e i sensi
c) la centralità dell’attività
d) la co- progettazione
e) la valutazione come valutazione autentica
f) l’aula come mondo vitale.
G.C.A.
Autonomia degli alunni che genera competenze
Problem – risolving che alimenta la costruzione del sapere
La cooprogettazione che rende responsabili docenti – alunni – famiglia – istituzioni presenti sul territorio
Il sistema delle attività
Tre aspetti costituiscono il sistema delle attività:
- i soggetti
- i fattori
- i livelli
Il sistema d’azione tiene conto dei soggetti che sono gli attori,(alunni, docenti, dirigenti, personale non docente e in parte anche i genitori), i quali, inseriti nel contesto, agiscono mettendo in campo i due fattori che caratterizzano qualsiasi sistema d’azione: l’hardware(artefatti materiali- esteriorità) e il software(artefatti immateriali- interiorità). Il tutto si disloca nei due luoghi tipici di un’organizzazione che sono il livello back(non-aula) e il livello front(aula).
La buona riuscita dell’azione didattico – educativa è il frutto del mix progettato e realizzatori un allineamento ottimale di artefatti materiali e di artefatti immateriali, sia a livello back che front: un approccio globale al curricolo.
SOGGETTI
Fattore n. 1: HARDWARE, artefatti materiali,esteriorità
– stanza, armadi, tavoli, sedie, lavagna, libri…: tutto quello che è materiale in un’aula (LIVELLO n. 1 FRONT – l’aula)
-edifici, stanze per riunioni, computer, laboratori, documenti…: tutto quello che è materiale in una scuola ( LIVELLO n. 2 BACK – non-aula)
Fattore n. 2: SOFTWARE, artefatti immateriali, interiorità
–Le idee che circolano, la preparazione del docente, i metodi di insegnamento praticati, le conoscenze degli alunni, i modi di realizzare la valutazione, gli obiettivi, i contenuti delle materie, le pratiche di lavoro degli alunni… (LIVELLO n. 1 FRONT – l’aula)
-Le idee, i sistemi di valutazione condivisi, la formazione dei docenti, le capacità del dirigente, gli obiettivi formativi di un istituto, i modi di funzionare dell’amministrazione…(LIVELLO n. 2,BACK – non-aula)
I sei aspetti del curricolo globale
AMBIENTE FORMATIVO:
SOFTWARE: ARTEFATTI IMMATERIALI (obiettivi, mete. spazi, contenuti, metodologie)
HARDWARE: ARTEFATTI MATERIALI ( materiali, tecnologie, spazi, arredi, espositori e pannellistica)
La progettazione delle attività con la procedura delle 4R
La procedura delle 4R è una modalità privilegiata per progettare e realizzare le attività: si ispira ai modelli di ricerca della qualità per il miglioramento continuo e trae ispirazione dalle proposte di Deming che introdusse il ciclo della qualità fondato anch’esso su 4 punti: plan, do, check, act.
Il ciclo delle 4R si può così sintetizzare:
RIFLETTERE E PROGETTARE- REDIGERE- REALIZZARE- REVISIONARE
La procedura delle 4R è costituita dalle seguenti fasi
1 RIFLETTERE e Progettare : Si tratta di ideare un’azione/ un’attività che risponda a problemi da risolvere e che si ponga obiettivi chiari.
2 REDIGERE : Impegna ascrivere quello che si è ideato in modo che sia orientativo per l’azione/comportamento da svolgere/tenere. In questa fase è molto importante definire: il chi fa cosa; il dove, ovvero il luogo; il quando, ovvero i tempi di realizzazione anche dei singoli step.
3 REALIZZARE: Significa eseguire quanto scritto al punto 2. Qui è molto importante attenersi a quanto è stato redatto: se ciò non risulta possibile, la causa potrebbe essere una redazione non sufficientemente concreta ed operativa
4 REVISIONARE: Implica confrontare il realizzato con quanto è stato scritto e la valutazione della conformità rispetto all’obiettivo prefissato e/o al problema individuato. La revisione implica la continuazione del ciclo.
I dieci impegni per le scuole che aderiscono a Senza Zaino
Le scuole che aderiscono al Progetto Senza Zaino si impegnano ad inserirlo nel
P.T. O. F. e:
1.a confrontarsi con le linee guida assumendone i valori di ospitalità (accoglienza), responsabilità (coinvolgimento attivo degli alunni), comunità (promozione di un apprendimento centrato sulla ricerca, sullo sviluppo e scambio di buone pratiche, sulla disponibilità a cooperare);
2.a rivedere l’organizzazione dell’ambiente (lay – out) ed in particolare a risistemare gli spazi e gli arredi dell’aula e della scuola secondo le linee – guida del progetto;
3.a togliere lo zaino come gesto concreto e simbolico (sostituzione con una semplice valigetta, borsa a tracolla, ecc.);
4.ad adottare progressivamente il metodo di lavoro del GCA. A tal proposito viene fornita a ciascuna scuola la Guida Operativa di Senza Zaino che offre spunti, indicazioni e materiali ;
5. a dotare l’aula e la scuola di strumenti e materiali, (di cancelleria, di gestione, di apprendimento),che facilitino una didattica laboratoriale
6.a essere disponibili per visite da parte dei responsabili di Senza Zaino e da parte di altre scuole SZ e non;
7. a sviluppare un processo di formazione che prevede:
• formazione iniziale di almeno 20 ore;
• formazione continua di almeno 10 ore l’anno;
• consulenza in situazione destinata ai docenti delle classi interessate;
• partecipazione alle iniziative regionali (seminari, convegni, workshop …);
8.a impegnare l’istituto scolastico:
• ad aderire alla rete di scuole Senza Zaino mediante la firma dell’apposito “accordo”;
• a nominare un docente referente con compiti di coordinamento interno e di raccordo con il gruppo regionale preferibilmente con funzione strumentale;
• a prevedere nuove forme di documentazione ufficiale coerenti col metodo del GCA eventualmente sostitutive di quelle esistenti;
9.a coinvolgere i genitori nella proposta pedagogica;
10. a coinvolgere il territorio e in modo particolare l’amministrazione locale nel sostegno al progetto, anche attraverso la redazione di appositi protocolli.
PRESENTAZIONE
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Il Percorso Scuola Senza Zaino ha come finalità generale quella di innovare il modello di scuola per favorire le opportunità d’apprendimento dei bambini. Le Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo forniscono gli obiettivi che le scuole devono raggiungere (i saperi e le competenze) ovvero il “cosa imparare”. Il “come imparare” invece definisce la qualità della scuola, dei suoi percorsi e metodi, della sua capacità di confrontarsi con le novità del terzo millennio segnato dalla necessità di rinnovare i saperi e di riformulare l’idea stessa di formazione e apprendimento. La nostra Scuola Senza Zaino terrà in considerazione, per questa azione, i contributi della riflessione pedagogica e gli apporti delle scienze organizzative più avanzate. |
FINALITÁ |
· Rendere la scuola ospitale
· Apprendere attraverso il fare · Promuovere atteggiamenti di solidarietà, collaborazione, accettazione e valorizzazione dell’altro e di sé · Sviluppare abilità sociali che consentano di lavorare con successo tra pari |
RISORSE |
· I docenti motivati
· Gli obiettivi · I saperi e i contenuti · Le metodologie da utilizzare nelle attività di avanzamento · I materiali · Gli spazi · Gli espositori · Sezioni coinvolte |
TEMATICHE |
· L’esperienza e la ricerca
· Il senso i sensi · La centralità dell’attività · La co-progettazione · La valutazione come valutazione autentica · L’aula come mondo vitale |
METODO di LAVORO |
Il metodo del Global Curriculum Approach si fonda su tre valori: ospitalità, responsabilità e comunità di ricerca. Questi si intrecciano con i quattro caratteri che interessano l’Approccio Globale al Curricolo (GCA): i seguenti 4 caratteri:· la globalità della persona · la globalità del sapere · la globalità come integrazione delle differenze· la globalità dell’ambiente |
FORME di VISIBILITÁ |
· Raccolta ordinata degli elaborati dei bambini
· Resoconti sulle attività laboratoriali svolte · Presentazione finale ai genitori delle attività progettuali svolte durante l’anno · Documentazione fotografica delle esperienze · Relazione finale |
CLASSI COINVOLTE |
Tutte le classi del Circolo |